02 Feb Visual merchandising per conquistare il cliente
Visual merchandising
per conquistare il cliente
Cosa succede nel negozio? Le persone, entrando, vengono in contatto con il nostro prodotto.
Sta a noi proporlo nel modo più accattivante, puntando a vincere l’indifferenza, catturare l’attenzione, fino a convincere e a rendersi indispensabili.
Con il visual merchandising possiamo davvero conquistare il nostro cliente.
Per nulla facile, specie oggi che tutti noi siamo sommersi da stimoli e sollecitazioni ad acquistare.
Come vincere questa sfida? Seguendo le regole, e infrangendone qualcuna, con un pizzico di creatività.
In foto - Firma e sigillo di qualità
L’allestimento del negozio è un elemento fondamentale per favorire la vendita; è un’arte e anche una scienza, che prende in considerazione il sistema espositivo, la disposizione dei prodotti, l’illuminazione, la grafica e molti altri elementi, sempre partendo dal punto di vista del nostro cliente.
In fondo, ogni volta che una persona entra nel punto vendita, dobbiamo preoccuparci di fargli vivere un’esperienza piacevole, emozionante.
Risolvere un problema non basta, il nostro compito è accompagnarlo in un viaggio di cui conserverà un ricordo bellissimo, che vorrà ripetere e magari persino condividere con altri.
Dunque, come gli faremo visualizzare la merce? Come faremo in modo che il nostro prodotto gli vada incontro, gli parli, lo accolga e lo affascini? Il visual merchandising si occupa proprio di questo.
Si chiama “visual” perché punta in larga misura sulla vista, il senso dominante nell’uomo, ma un’esposizione accorta terrà conto anche degli altri canali percettivi.
In foto - Catturare l'attenzione del cliente
Vediamo alcune regole per creare esposizioni accattivanti.
Ordine
Mantenere l’area in ordine è la prima, fondamentale regola. Il display espositivo va riordinato costantemente, riassortendo i prodotti che sono stati venduti.
Ma anche tutto il negozio va mantenuto pulito e ordinato, possibilmente lasciando spazi liberi, in modo che lo sguardo di chi entra possa comodamente posarsi sui punti che attraggono maggiormente l’attenzione.
Questa regola si sposa bene con l’analisi del nostro cliente, e con il tipo di esperienza che stiamo cercando di procurargli: è una persona che gradisce un ambiente pulito, arioso? Sta cercando un prodotto – il nostro – che viene esaltato da un contesto ordinato?
Se il nostro cliente non è un amante dei mercati esotici, caratterizzati da prodotti ammassati senza regola, dovremo creare per lui una situazione di suo gusto, che lo faccia sentire a proprio agio.
Altrimenti farà di tutto per fuggire, in fretta e senza acquisti.
Come rompo la regola? Ordine non vuol dire ambiente asettico, vuoto o rigido. Un elemento fuori dall’ordine generale, ma non in modo casuale, verrà evidenziato, attirerà lo sguardo.
Posso creare un accento, rompendo la monotonia, grazie ad una disposizione non lineare, portando in prima fila un solo prodotto.
In foto - l'ordine è il punto di partenza
Come “leggo” il display espositivo?
Una persona di fronte ad uno scaffale tenderà a leggere la parete proprio come una pagina: dall’alto al basso e da sinistra a destra.
A volte persino seguendo una linea a Zeta. Ecco che creare delle colonne e delle file orizzontali favorirà l’occhio che naturalmente sarà invitato a seguire le direzioni che gli sono più consone.
Questo meccanismo non si rompe, di solito, a meno di creare un punto di attenzione fuori dal display a parete.
Simmetrie
Una disposizione simmetrica di prodotti, rispetto un centro, crea di norma un’immagine gradevole. Persino i volti che consideriamo belli sono, di fatto, armoniosi, ben proporzionati.
Lo stesso vale per la nostra esposizione. Il parallelismo, inoltre, porta in evidenza proprio il centro della scena che viene così definita. In questo contesto, il cliente si sentirà a proprio agio, e più incline a valutare il nostro prodotto.
Voglio dare un tocco eccentrico e spezzare la simmetria? È il gioco dello stupore barocco, di sicuro effetto. Ma va studiato attentamente.
Colori
Il colore crea un vero e proprio schema percettivo, una sorta di linguaggio visivo.
Raggruppare i prodotti per colore, creando delle progressioni di sfumature produce di sicuro un impatto gradevole in chi osserva.
Naturalmente, si può giocare di contrasti, utilizzando il colore per colpire con una rottura degli schemi.
In foto - stupire con i colori
Racconta una storia.
Il nostro osservatore, con gli elementi a sua disposizione, riconoscerà da solo la storia che gli stiamo proponendo.
Si tratta del cross merchandising, la tecnica che invita ad accostare prodotti diversi, in modo coerente (ad esempio allestendo un angolo di casa in cui diversi oggetti illustrano lo stile di chi ci abita).
In foto - Cose per la casa "La Bottega di RENATO"
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