Svuota garage

SVUOTA GARAGE

Ordine e riuso come un gioco: ora tocca liberare gli spazi accessori della casa

Abbiamo parlato del magico potere del fare ordine, vero toccasana per le nostre case. Primo fra tutti, senza disturbare la sfera spirituale, è quello di “regalare” enormi spazi in casa, che di fatto vengono restituiti, una volta liberati dagli ingombri.

regalare enormi spazi in casa

In foto - riacquistare spazio in casa per sistemare nuovi  arredi (ad esempio un nuovo tappeto)

Il fenomeno di ammassare oggetti in casa diventa ancor più evidente, e “grave”, negli spazi accessori, come soffitte, cantine e garage. Nel processo di accumulo, quando ancora non siamo abili nel gestire gli oggetti in modo definitivo (destinandoli al ripostiglio, al riuso o alla discarica), queste aree sono l’ultima stazione, da cui le cose inutilizzate rischiano di non muoversi più.
A peggiorare la situazione ci sta che non le avremo sotto gli occhi o tra i piedi, e quindi saranno in un certo senso “silenti”, non desteranno la nostra attenzione e soprattutto non ci faranno sentire in colpa. Risultato? Non si entra più nemmeno con un piede in garage, completamente pieno di scatole, oggetti, mobili di cui nemmeno serbiamo memoria.

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In foto - Oggetti stipati in garage 

Voglia di ricominciare, liberando gli spazi

Molti avranno approfittato del periodo di confinamento, prendendo coraggio a quattro mani per affrontare questi spazi, anche, ma non solo, con l’intento di occupare in modo utile il tempo. Altri saranno pronti ora per iniziare il gioco dello “svuota garage”, sfruttando la bella stagione, che consente di lasciare all’aperto gli oggetti, in attesa della loro ricollocazione.
Le regole sono sempre le stesse: fare una valutazione davvero libera degli oggetti, eliminando quei lacciuoli mentali che ci creano obblighi di fatto inesistenti. Il regalo della nonna di 30 anni fa, la bomboniera della cugina di terzo grado, i mobili dell’ufficio chiuso da tre lustri possono davvero andare oltre, proseguire la loro vita diversamente, magari facendo la felicità di qualcun altro.

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In foto - un oggetto per noi inutile diventa un regalo inaspettato per qualcun altro

Ma chi si occupa materialmente dello sgombero? Ci si può rivolgere ad associazioni dove volontari si prestano per lavori di vari generi, in cambio di un compenso da devolvere alla causa da loro sostenuta, o a veri e propri “professionisti” che si offrono per mestiere. Non c’è da meravigliarsi che le loro prestazioni abbiano un costo per il committente. Il lavoro è pesante e impegnativo; inoltre stanno rispondendo ad un nostro bisogno piuttosto urgente (avere la cantina o garage liberi, finalmente) e risolvono un problema non da poco, come il trasporto di tutto quel materiale che, una volta fatto uscire, sarà davvero una montagna, capace di scoraggiare anche i più entusiasti del riordino.

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In foto - Il ritiro di materiale da parte di un'associazione 

Una seconda vita per gli oggetti

Se non si vuole semplicemente eliminare gli oggetti, ma si punta a ricollocarli, dando loro nuova vita, le soluzioni non mancano. Il proliferare di negozi di seconda mano, dove si trovano dagli abiti agli oggetti ai mobili, è un fenomeno in crescita. Qualcuno lo attribuisce alla crisi, altri ad una maggiore sensibilità di un’epoca post-consumistica nella quale si riscopre il pregio delle cose vecchie, che non significa necessariamente brutte né inutili. Pensiamo al trend del chalk paint, che fa letteralmente rifiorire i mobili datati, quelli anni ’40, ’50, ’60 che si trovavano nelle case delle (oggi) bisnonne ma che possono diventare dei veri pezzi forti di un arredamento creativo. Si possono intercettare a Km 0 nei mercatini, in strada o in negozio oppure virtuali (che Facebook da qualche tempo ha dedicato una funzionalità specifica per questo scambio di oggetti, indica che la cosa è gradita a molti).

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In foto - con un pò di fantasia un mobile ha una seconda vita  

Quella dei mercatini da privato a privato è un’usanza nei Paesi del Nord Europa e di tradizione anglosassone, oggi rappresentata dai Garage Sale americani o dalle Car boot sales inglesi. In Olanda si festeggia il Konigsdag (festa nazionale, il 27 aprile) in cui ogni famiglia espone il proprio mercatino da svuota garage; in Germania si fa anche a scuola, semplicemente lasciando sul marciapiede gli oggetti da “vendere”, con la richiesta di un’offerta libera.
Naturalmente la cosa piace anche in Italia, dove però è più complessa perché non esiste una normativa specifica: si parla di concessione nel caso si tratti di attività svolta in modo occasionale e non professionale, ma si tratta di norme da interpretare, per cui si consiglia di chiedere sempre le autorizzazioni al Comune dove si intende organizzare il mercatino. In un’ottica di cambiamento continuo, potremmo stare già pensando a nuove usanze da rivitalizzare, per migliorare le nostre case, e le nostre vite, con un pizzico di creatività e all’insegna del divertimento.

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In foto - Garage sale mercatino fai da te

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