11 Nov come allestire la vetrina per natale
Come allestire la vetrina per natale
Raccontare una storia per emozionare il cliente
Si comincia sempre prima, nel calendario della GDO, ad allestire la vetrina di Natale, a creare corner con le proposte regalo e con gli addobbi a tema per la casa, incontrando il gusto degli amanti delle decorazioni natalizie.
Dal punto di vista squisitamente di marketing, si tratta di stimolare il desiderio di acquisto proponendo delle sollecitazioni con allestimenti tematici, e con invitanti presentazioni di una gamma di oggetti che possono essere interpretati come acquisti speciali, quali sono i regali di Natale.
La vetrina racconta una storia
Gli esperti di funnel insegnano che la vetrina è un canale per ottenere l’attenzione del nostro cliente.
Si tratta della sfida numero uno in assoluto, in un mondo di mille stimoli visivi. E la posta in gioco è proprio la tanto desiderata visibilità.
La via migliore per attrarre è puntare ad emozionare, e niente lo fa meglio di una storia, che induce ad ascoltare, ad immaginare e sognare.
L’essere umano è strutturato in modo da gradire le storie, al punto tale che riesce a ricostruirle anche da un solo pezzo di narrazione.
La vetrina diventa storia quando mette in scena una vicenda, quindi va progettata in modo completo, allestendo una vera e propria scenografia, dove viene ambientata la nostra vicenda.
Osservando questa, tutti saranno in grado di “leggere” l’intera storia.
La domanda chiave è: quale storia voglio raccontare? Vale tutto l’anno, ma a Natale c’è qualche spunto in più.
Natale, di per sé, non è una storia (non vogliamo presentare il catalogo degli addobbi) ma si può individuare un tema natalizio: gli aiutanti di Babbo Natale in frenetico lavoro, la scrittura della letterina con i desideri, un weekend romantico in montagna, i giochi invernali per tutta la famiglia.
In vetrina non si mostrano prodotti
Una progettazione a tutto tondo, pensando di raccontare una storia, significa compiere una severa selezione degli oggetti che andranno posti in vetrina.
Un semplice affastellarsi di tutti gli oggetti disponibili non ci farà ottenere l’attenzione del cliente, e creerà un senso di vaga confusione.
La parola chiave è “scegliere”: un oggetto (o un gruppo di oggetti) diventa il centro della scena, e tutto il resto ruota attorno ad esso, in funzione della storia che sto raccontando.
In quest’ottica, il prodotto può comunque diventare protagonista, sia in prima persona o come parte della scenografia, magari messo in scena in modo inusuale.
Ad esempio, se il tema fosse “Sta arrivando Babbo Natale” o “Sogno nella notte di Natale”, il tappeto potrebbe trasformarsi nella slitta magica, oppure essere usato come sacchi con i doni all’interno.
Se invece il tema fosse rivolto al mondo degli adulti, si potrebbe allestire la stanza con il caminetto da cui la coppia innamorata osserva una nevicata.
Di che colore sarà questo Natale?
Nell’allestire la vetrina di Natale presteremo grande attenzione alla scelta dei colori. Ogni storia ha i propri colori, che comunicano un “mood”, un carattere di fondo del racconto che stiamo presentando, le emozioni e le sensazioni fondamentali che guidano la narrazione.
Diventa importante progettare anche la palette colori, che coinvolgerà a livello inconscio, emozionale, il nostro “spettatore”.
Questo viene fatto in modo scientifico nel cinema, dove lo storytelling emozionale è ai massimi livelli. Si possono vedere le palette cromatiche dei film in un account Instagram dedicato che analizza le scene più emblematiche di diversi film →Link
Si può restare fedeli alla classica palette natalizia (bianco, rosso, verde, oro) oppure seguire il colore trend dell’anno.
Natale 2021 vedrà il trionfo dei toni chiarissimi. Il total white, ma non solo. Del bianco saranno presentate diverse sfumature, dal celeste polvere al grigio perla. In tema di tendenze colore Il riferimento restano le comunicazioni del Pantone Color Institute, che per il momento attuale ha indicato una coppia di toni chiari, che comunicano stabilità e positività: Ultimate Gray e Illuminating, un giallo paglierino che possiamo interpretare con l’oro.
Non-solo-vetrina
Quale punto di massima attenzione, la vetrina diventa il luogo ideale per promuovere un evento che si svolgerà all’interno. Se è vero che il nostro cliente è il protagonista della vita in negozio, dovrà esserne parte attiva. Niente è meglio di un laboratorio creativo, adeguato al nostro “cliente tipo”. Anzi, al vero decisore degli acquisti, come accade nel caso di proposte per i bambini, nei negozi che sono interessanti per le mamme.
Un altro aspetto da tenere presente è la cura, ma anche l’allestimento, delle aree esterne circostanti, per accompagnare lo sguardo di chi si avvicina e amplificare la sensazione che sarà massimizzata nella vetrina.
Non parliamo di ordine e pulizia, che diamo per scontati, ma di cominciare a far entrare il cliente nell’atmosfera sin da lontano.
Se fosse un effetto sonoro, lo si sentirebbe piano in lontananza, per poi arrivare gradualmente al punto massimo.
Per gli effetti visivi deve accadere lo stesso. Se abbiamo individuato un tema, questo dovrà diventare il leit motiv (o filo rosso) del negozio, o di una parte di esso se si tratta di uno store che consente di creare più storie diverse al suo interno.
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